L’Osteopata conosce l’importanza di una buona correzione ortodontica, al fine di migliorare l’allineamento di denti e mandibola e come fattore importante d’incoraggiamento a raggiungere il miglior stato di salute dell’individuo.
Molti dentisti riconoscono l’importanza del trattamento osteopatico come parte integrante della correzione ortodontica e, attraverso questo processo, del mantenimento di una buona salute. La comprensione di questi benefici reciproci richiede una comprensione della relazione tra ortodonzia e osteopatia.
L’allineamento corretto dei denti dipende dalla relazione anatomica corretta tra il mascellare superiore e il mascellare inferiore (o mandibola). Ottenere dei cambiamenti nell’allineamento dei denti richiede modificazioni nella relazione tra mascellare e mandibola, ma anche nella relazione complessa tra questi due con le altre ossa del viso e del cranio. Gli osteopati sanno e hanno dimostrato che in ogni parte del cranio in cui le ossa vengono a contatto hanno possibilità di movimento, in infanzia e fanciullezza, e molti mantengono questa mobilità per tutta la vita. Sebbene la mobilità permessa da ognuna di queste articolazioni sia minima, questa è essenziale per permettere una correzione ortodontica ottimale.
Il trattamento osteopatico craniale assiste la correzione ortodontica aiutando tutte le ossa del cranio ad adattarsi per favorire i cambiamenti dell’ortodonzia.
Gli osteopati lavorano fianco a fianco di dentisti e ortodontisti che riconoscano l’importanza di una mobilità cranica normale come elemento fondamentale di successo della correzione ortodontica. Attraverso il trattamento manipolativo osteopatico, il terapista aiuta l’individuo a tollerare meglio i cambiamenti dell’ortodonzia e può avvisare il dentista riguardo la possibilità di regolare il piano ortodontico. Non è raro accorgersi che quando il trattamento osteopatico accompagna l’ortodonzia, i risultati desiderati vengono ottenuti da metà a 2/3 del tempo stimato dal dentista, ed è più probabile che la correzione tenga bene nel tempo.
Considerazioni ortodontiche
Durante la correzione ortodontica è frequente che sia compromessa la normale mobilità del cranio. L’entità di tale disturbo dipende dal tipo di apparecchio usato e dalla capacità del paziente di tollerare le modificazioni da esso apportate. La maggior parte degli apparecchi ortodontici rientra in una delle due categorie: fisso o mobile.
Gli apparecchi fissi, tengono fissa la relazione di alcuni denti con altri. Siccome i denti sono innestati nell’osso, questa rigidità nella relazione fra i denti provoca una tensione nella mobilità tra la mascella e la mandibola e, attraverso esse, limita la mobilità di altre ossa del cranio.
Gli apparecchi mobili (o funzionali), permettono alle ossa del cranio di mantenere molto del loro pattern di movimento durante la correzione ortodontica. Sono, quindi, da preferire laddove siano capaci di ottenere la correzione richiesta.
Le estrazioni dentali sono un argomento dibattuto. Sebbene ci siano situazioni in cui evitare l’estrazione porti irragionevolmente a un allungamento del piano ortodontico, sarebbe meglio dove possibile, tenere tutti i denti. Rimuovere i canini, che sono degli stabilizzatori della mandibola, potrebbe avere delle conseguenze negative e profonde sul meccanismo craniale e sulla salute generale dell’individuo.
La lingua è una forza potente nel plasmare la forma della cavità orale in via di sviluppo. Quando la lingua non funziona in modo appropriato all’interno della bocca sono compromesse anche la parola e il respiro.
Situazioni come allergie respiratorie e asma, che incoraggiano la respirazione di bocca, portano più facilmente ad aver bisogno di correzione ortodontica nella cavità orale. I bambini che continuano a succhiare il pollice o il ciuccio dopo i 30 mesi sono più soggetti ad avere problematiche ortodontiche che richiedano correzione. Qualche volta l’osteopata o il dentista consiglieranno la terapia mio funzionale, dedicata a correggere la posizione e l’azione della lingua, prima di tentare l’ortodonzia.
Mantenere la salute
La salute generale di un individuo può soffrire sia quando l’allineamento della mandibola non è buono, che quando mandibola e denti subiscono una correzione ortodontica. L’ideale è quando l’unica complicazione della correzione è l’esperienza del dolore nei denti per uno o due giorni dopo l’applicazione o l’aggiustamento dell’apparecchio ortodontico.
Sfortunatamente alcune persone soffrono di mal di testa come conseguenza diretta della compromissione della mobilità ossea e delle membrane del cranio mentre altri soffrono d’infezioni ai seni e all’orecchio a causa di una difficoltà di drenaggio delle cavità dei seni e dell’orecchio medio.
L’ortodonzia danneggia il movimento ritmico di molte ossa del cranio che partecipano a questo drenaggio, ed è, quindi, un fattore sia nelle infezioni sia nel mal di testa. Le ossa temporali che formano la porzione più alta dell’articolazione temporo-mandibolare, ospitano anche le tube di Eustachio che drenano l’orecchio medio dal fondo della gola. Se è compromessa la mobilità qui, i fluidi ristagnano nell’orecchio medio, e possono insorgere infezioni nell’orecchio o perdita dell’udito.
La nausea e la perdita di appetito sono possibili complicazioni, che possono essere una scocciatura per l’adulto, ma un problema serio per il bambino in età scolare, con uno stato nutrizionale scarso.
In alcuni soggetti la perdita di mobilità craniale si manifesta con problemi di comportamento, distrazione e poca tolleranza alla frustrazione. Ciò può rendere la vita molto difficile sia a casa sia a scuola.
Forse la complicazione più seria è la letargia persistente e la fatica. Queste sono accompagnate da un sistema immunitario meno capace di sconfiggere la malattia. Sebbene alcune persone si imbarchino in una correzione ortodontica senza apparenti complicazioni, forse non è così. Il trattamento osteopatico può aiutare a mantenere una buona mobilità craniale durante l’ortodonzia, incoraggiando così una migliore salute generale.
Scelta del momento opportuno per il trattamento
È l’ideale iniziare la correzione ortodontica con il meccanismo craniale totalmente mobile. Si consiglia una valutazione prima dell’inizio della correzione ortodontica, perché può rivelare la necessità di un trattamento manipolativo osteopatico precedente.
Tale trattamento restituisce la mobilità che è stata compromessa da traumi da parto o incidenti in età infantile. È consigliabile programmare un trattamento osteopatico entro i primi giorni dopo aver ottenuto l’apparecchio o dopo che è stato modificato. Se il soggetto non ha alcun dolore o complicazione e se la mobilità cranica mantiene una buona simmetria e vitalità, non sono necessari ulteriori trattamenti. Comunque, se insorgessero problemi di salute come mal di testa, malattie respiratorie o gastrointestinali, affaticamento o problemi comportamentali, è indicato il trattamento osteopatico.